Mentre il CUN risponde alle sollecitazioni del Ministro Manfredi con questo testo pubblicato oggi sul suo sito, e la CRUI propone invece questa riflessione, le Conferenze dei Direttori delle Accademie di Belle Arti, dei Direttori dei Conservatori di Musica, dei Presidenti dei Conservatori di Musica e dei Presidenti e Direttori degli ISIA hanno avanzato le loro richieste e proposte per la programmazione delle attività post-lockdown in un documento inviato al Ministro nei giorni scorsi.

Nella sezione riservata agli ISSM, dopo una valutazione su questi due mesi di didattica a distanza [«La modalità a distanza ha funzionato tutto sommato in modo più che soddisfacente per alcune discipline (di carattere storico, teorico e analitico), ma per le discipline performative (strumenti e canto) i risultati non sono stati altrettanto positivi»], le Conferenze firmatarie evidenziano il seguente obiettivo:

Prima di far sostenere gli esami di profitto agli studenti è auspicabile, a completamento dell’attività formativa svolta a distanza, riservare loro qualche lezione in presenza, onde recuperare almeno in parte quell’indispensabile reciproca relazione, non solo umana ma anche fisico-acustica e sensoriale, che sta alla base della didattica dell’insegnamento strumentale/vocale

individuando, la seguente soluzione:

consentire a partire dal mese di giugno, o anche prima qualora le istituzioni lo ritengono possibile, le lezioni individuali di prassi esecutiva di strumenti e canto (e/o – ove possibile – di piccoli ensemble strumentali con non più di tre/quattro esecutori) in presenza, prevedendo (a) accessi contingentati nelle aule (la sola presenza di docente e uno studente per volta) che devono essere opportunamente dimensionate (b) adottando le adeguate misure di sicurezza ed evitando possibilmente gli spostamenti di lunga percorrenza da parte di docenti e studenti, soprattutto se provenienti da aree in cui la situazione epi- demiologica è ritenuta ancora non tale da garantire la sicurezza (per questi l’attività proseguirà a distanza), (c) garantendo altresì la partecipazione alle lezioni in modalità a distanza agli studenti non italiani rientrati nel frattempo nel paese d’origine. A partire dal mese di settembre potrebbe essere ipotiz- zabile anche la ripresa delle attività di musiche d’insieme archi e fiati e di musica da camera, interrotte per ovvie ragioni e non condotte per altrettante ovvie ragioni in modalità a distanza, o condotte in minima parte, in spazi ade- guatamente dimensionati.

Anche per gli esami di profitto e le Prove Finali («svolgere questa tipologia di esami con modalità a distanza è complicato e comunque mortificante») l’obiettivo è:

Consentire agli studenti di affrontare gli esami – sia quelli di profitto che le cosiddette prove finali – in presenza, onde assicurare loro delle modalità ordinarie di svolgimento della performance, garantendo soprattutto alla commissione una possibilità di ascolto nella quale sia possibile cogliere – e valutare – tutti gli aspetti della performance, che in modalità a distanza sarebbero appiattiti e in buona parte annullati

mentre la soluzione proposta è quella di

consentire a partire dal mese di giugno, o anche prima qualora le istituzioni lo ritengono possibile, esami di prassi esecutiva (strumenti e canto) in presenza individuando all’interno delle istituzioni spazi adeguati (anche all’aperto, in eventuali chiostri e cortili) che consentano opportune distanze tra gli studenti interessati agli esami e la commissione, (b) escludendo l’accesso del pubblico ai suddetti esami, e garantendone eventualmente altre forme di pubblicità degli stessi (es. streaming), (c) adottando le adeguate misure di sicurezza rinviando alla sessione autunnale gli esami degli studenti per i quali sono previsti spostamenti di lunga percorrenza, soprattutto se provenienti da aree in cui la situazione epidemiologica è ritenuta ancora non tale da garantire la sicurezza, e degli studenti non italiani rientrati nel frattempo nel paese d’origine, (d) evitando il coinvolgimento nelle commissioni d’esame di docenti per i quali sono previsti spostamenti di lunga percorrenza, soprattutto se provenienti da aree in cui la situazione epidemiologica è ritenuta ancora non tale da garantire la sicurezza, o impiegando commissioni miste (in presenza e in remoto).

Il documento chiede altresì, nei casi in cui non sia possibile riprogrammare tutti gli esami di diploma accademico dell’a.a. 2018/2019 entro il 15 giugno 2020, di rinviare il termine ultimo per il conseguimento del titolo alla fine della sessione estiva degli esami, ossia al 31 luglio 2020.

Inoltre, per andare incontro alle esigenze di studio da parte degli studenti non in possesso di determinati strumenti (es. Organo e Percussioni), e per consentire le attività che vedono coinvolti piccoli gruppi di strumentisti, si propone di «consentire a partire dalla metà del mese di giugno, o anche prima qualora le istituzioni lo ritengano possibile, lo studio individuale e la ricerca e produzione all’interno dei locali delle istituzioni: prevedendo accessi contingentati nelle aule attraverso una rigorosa programmazione e adottando le adeguate misure di sicurezza».

Per le discipline come Esercitazioni corali ed Esercitazioni orchestrali, Direzione d’orchestra, Direzione di coro e composizione corale,  Strumentazione per orchestra di fiati, che difficilmente potranno riprendere le attività nei mesi di settembre e ottobre, dal momento che presuppongono la costituzione di compagini orchestrali e corali, si propone di «non rallentare o addirittura bloccare la carriera accademica degli studenti interessati a tali attività, in previsione del fatto che le attività in oggetto potrebbero essere non riattivabili – presumibilmente – ancora per diversi mesi», e dunque di «lasciare alle istituzioni le soluzioni ritenute idonee per raggiungere l’obiettivo, attraverso la modifica temporanea dei contenuti formativi delle discipline e della forma d’esame, in deroga a quanto previsto negli ordinamenti didattici e nei regolamenti interni».

Per gli esami di diploma del vecchio ordinamento si suggerisce poi, con riferimento a due problemi evidenziati, di «inserire in qualche atto normativo di prossima approvazione una specifica deroga relativamente all’obbligo di coinvolgere commissari esterni, deroga che comporterebbe anche un risparmio per l’Amministrazione; di trasmettere le prove del diploma di composizione in formato elettronico, via PEC, il giorno stesso delle rispettive prove d’esame, onde evitare inutili e potenzialmente pericolosi spostamenti di personale addetto al ritiro delle prove stesse».

Infine le Conferenze forniscono alcune prime indicazioni per il potenziamento delle infrastrutture digitali e la dematerializzazione dei procedimenti amministrativi: rete GARR, convenzioni per l’acquisto di dispositivi tecnologici, forme di finanziamento per abbattere il digital divide e per accedere alle proposte di didattica a distanza e smart working, fondi per sviluppare sistemi alternativi e/o integrativi alla didattica in presenza, implementazione dei sistemi Pago PA e, con l’INPS, di verifica dell’ISEE, la creazione dell’anagrafe degli studenti, il superamento degli organici bloccati da oltre venticinque anni, la creazione di una task force per lo sviluppo di piattaforme dedicate all’AFAM, con la creazione poi di figure tecniche di supporto in ogni istituzione che possano progettare, costruire e mantenere un Centro Elaborazione Dati (CED) interno alle istituzioni necessario per l’organizzazione e la gestione tecnica delle piattaforme, lo sviluppo di procedure informatiche personalizzate, la migrazione dei dati e la formazione al personale docente ed amministrativo, lo sviluppo di convenzioni con il Sistema Nazionale delle biblioteche e delle case editrici, la dematerializzazione dei procedimenti amministrativi, la costruzione di uno schema progettuale che contempli, oltre alla teledidattica in streaming sulle comuni piattaforme anche i cosiddetti MOOC (Massive open online courses), le sanificazioni, con coinvolgimento dei Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) e finanziamenti ad hoc.

Qui  il documento completo, in attesa della pubblicazione sul sito www.direcons.it.

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