Reclutamento e Istituzioni (di Storia dell’Afam)
Ricordate l’interrogazione 3-00313 sull’emanazione del regolamento per il reclutamento presentata alcuni giorni fa dalla sen. Malpezzi?
Oggi, in Senato il viceministro Fioramonti, dopo una accurata, lunga e puntuale disamina degli ultimi provvedimenti legislativi legati al mondo Afam, nonché di tutte le loro articolate, varie e complesse ricadute sul presente di questi giorni, ha risposto, evidenziando, preliminarmente, quanto già rappresentato ieri presso la Camera dei deputati in risposta ad un analogo quesito, e cioè che recenti disposizioni normative hanno previsto un ampio numero di interventi per il settore AFAM: incremento di risorse per ampliare le facoltà assunzionali da parte delle Istituzioni statali, trasformazione della graduatoria nazionale prevista dalla legge n. 128 del 2013 in graduatoria utile anche per le assunzioni a tempo indeterminato, previsione della costituzione di una nuova graduatoria nazionale per titoli in cui inserire coloro che hanno insegnato per almeno tre anni accademici in Istituzioni AFAM statali, incremento di risorse per consentire l’avvio per tutte le Istituzioni non statali del processo di statizzazione, riserva di una parte del budget assunzionale al passaggio dei docenti dalla seconda alla prima fascia.
Ha evidenziato, inoltre, che per l’anno accademico 2018-2019 il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha fornito al Ministero dell’economia e delle finanze e al Ministro per la pubblica amministrazione i dati del turn over ai fini della predisposizione del decreto del Presidente della Repubblica che consentirà l’immissione in ruolo di nuovi professori e la possibilità di prevedere procedure concorsuali riservate per il passaggio alla I fascia dei professori di II fascia. In attesa dell’adozione definitiva del suddetto Decreto con il quale dovrebbe essere autorizzata l’assunzione di circa 500 professori, cui si aggiungono circa 380 passaggi dalla II alla I fascia, sono state attivate le procedure per permettere ai docenti collocati in posizione utile nelle graduatorie nazionali ad esaurimento (GNE), nelle graduatorie nazionali dei concorsi per esami e titoli (GET) e nelle graduatorie nazionali a norma della legge n. 143 del 2004 di poter esprimere le preferenze per la sede di servizio. In questi giorni si stanno avviando le procedure per consentire altresì la scelta delle sedi per i docenti collocati nella graduatoria di cui alla legge n. 128 del 2013: l’obiettivo è quello di giungere alla stipula dei contratti per l’assunzione a tempo indeterminato entro il mese di novembre. Nel frattempo, per assicurare la continuità didattica, le Istituzioni sono state autorizzate a prorogare i contratti in essere fino a nomina del docente titolare dell’insegnamento.
In parallelo si sta procedendo alla costituzione di una ulteriore graduatoria nazionale per titoli, in attuazione di quanto previsto dal comma 655 della legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio per l’anno 2018).
Ha ricordato, infatti, che in data 14 agosto è stato adottato il decreto ministeriale n. 597, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 4 settembre. Lo scorso 4 ottobre si sono chiusi i termini per la presentazione delle domande dei candidati e, a seguito della valutazione delle commissioni, l’obiettivo è quello di avere le graduatorie definitive per il prossimo 23 novembre.
Si tratterà di una graduatoria utile, in subordine alle altre graduatorie vigenti, per l’attribuzione di contratti a tempo determinato e indeterminato che consentirà a coloro che negli ultimi 8 anni hanno insegnato per almeno 3 anni in Istituzioni AFAM statali, essendo stati chiamati da graduatorie di Istituto, di essere collocati in una graduatoria nazionale.
«Venendo adesso ai quesiti che mi sono stati posti sottolineo che, a quanto sopra si affianca l’adozione del “Regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM” che, a distanza di ben 19 anni dalla legge n. 508 del 99, questo Esecutivo ha trasmesso al DAGL ai fini dell’iscrizione alla riunione preparatoria del Consiglio dei ministri.
Grazie al suddetto regolamento le singole Istituzioni AFAM statali saranno in grado di procedere autonomamente alla predisposizione di piani triennali per la programmazione del reclutamento del personale docente e tecnico-amministrativo, a tempo indeterminato e determinato, tenendo conto dell’effettivo fabbisogno di personale per il migliore funzionamento delle attività e dei servizi e compatibilmente con la propria dotazione organica e gli equilibri di bilancio.
Nell’ambito del anzidetto Regolamento, si prevede per le singole Istituzioni l’obbligo di destinare annualmente, nell’ambito della programmazione e nel rispetto dei limiti di spesa, una quota pari ad almeno il 10 per cento e non superiore al 20 per cento del budget, al reclutamento per titoli ed esami, nel caso in cui siano stati assunti per soli titoli, di docenti di prima fascia cui concorrono i soli docenti di seconda fascia in servizio nell’Istituzione che bandisce la procedura, assunti con contratto a tempo indeterminato da almeno tre anni accademici.
La senatrice MALPEZZI (PD) si è dichiarata parzialmente soddisfatta. Ha ricordato come nella scorsa legislatura si fosse cercata una soluzione per il Sistema dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM), connotato da una disordinata stratificazione normativa, da mancati adempimenti e dall’assenza di concorsi che impedisce ai più giovani l’accesso al Sistema stesso. Senza pertanto attribuire la responsabilità della situazione a questo Governo, ha registrato con favore che il Regolamento citato dal vice Ministro sia all’esame del Consiglio dei ministri e sollecitato ad adottare i decreti necessari per consentire di equiparare i diplomi AFAM di secondo livello alle lauree magistrali, in assenza dei quali è precluso a molti giovani l’accesso al Sistema.
Nella giornata di ieri, alla Camera, la sottosegretaria Pesce aveva invece risposto all’identica interrogazione della on. Piccoli Nardelli 3-00311. La risposta non la riportiamo, perché anch’essa fotocopia. L’on. Piccoli Nardelli al termine aveva dichiarato:
«Grazie, Presidente, e grazie sottosegretaria. Devo dire che sono grata per questa anticipazione del contenuto di questo regolamento che, lei sa, sottosegretaria, è una specie di araba fenice, perché 19 anni – e l’ha ripetuto lei prima – sono passati dal momento in cui l’Afam, il sistema formativo delle istituzioni artistiche e musicali italiane, è stato completamente riformato con la legge n. 508 del 1999. Quindi, sono 19 anni che si attende un regolamento che doveva essere immediato, perché avrebbe dovuto definire il rapporto fra gli insegnanti di prima e di seconda fascia attraverso delle modalità che dovevano essere concorsuali, visto che l’Afam è stato uniformato ed equiparato alle università italiane, ma questo regolamento non è mai è stato prodotto. Non è stato prodotto e torna in altre due leggi, la n. 104 del settembre 2013 e la n. 205 del 2017. Quindi, un regolamento fantasma. Lei mi dice, oggi, che questa bozza di regolamento è al DAGL e ce ne dà alcune anticipazioni. Speriamo davvero che si riesca a concludere perché credo che mai come oggi possiamo dire che l’Afam è stato maltrattato. Infatti, tutto questo settore ha subito dei ritardi inaccettabili. Nella legislatura precedente si era molto lavorato proprio per cercare di affrontare e risolvere quei problemi di cui lei ha parlato nella prima fase della sua risposta attraverso la statizzazione, attraverso l’inserimento in graduatoria eccetera, ma rimaneva questo vulnus assolutamente inaccettabile per cui insegnanti di ruolo di seconda fascia non potevano accedere alla prima fascia, pur avendone assolutamente diritto, senza un concorso, visto che il concorso, in base al regolamento che non c’era, non poteva essere chiamato. La ringrazio».
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