Paralipomeni, glosse, epitomi
Già la Legge 107/2015 (c.d. Buona Scuola) aveva previsto (art. 1, comma 181) «il riordino delle disposizioni normative in materia di sistema nazionale di istruzione e formazione attraverso la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di istruzione già contenute nel testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, nonché nelle altre fonti normative, l’articolazione e la rubricazione delle disposizioni di legge incluse nella codificazione per materie omogenee, secondo il contenuto precettivo di ciascuna di esse, il riordino e il coordinamento formale e sostanziale delle disposizioni di legge incluse nella codificazione, anche apportando integrazioni e modifiche innovative e per garantirne la coerenza giuridica, logica e sistematica, nonché per adeguare le stesse all’intervenuta evoluzione del quadro giuridico nazionale e dell’Unione europea, l’adeguamento della normativa inclusa nella codificazione alla giurisprudenza costituzionale e dell’Unione europea; l’indicazione espressa delle disposizioni di legge abrogate».
Tuttavia, né il governo Renzi, né il governo Gentiloni erano riusciti nell’intento.
Ci prova ora il Miur del Ministro Bussetti, che ha appena nominato (D.M. 760 del 21.11.2018) una Commissione per la redazione del Codice della legislazione scolastica, universitaria, dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e della ricerca (CRCLSUAFAMR), presieduta dal Consigliere della Corte dei Conti Vito Tenore, composta da 62 membri e articolata in quattro sezioni, Istruzione, Università, AFAM e Ricerca.
La sezione AFAM è coordinata dall’avvocatessa Paola Maria Zerman, Avvocato dello Stato e candidata a Roma e a Verona alle ultime elezioni politiche. Ne fanno parte:
Fulvio Artiano, docente presso il Conservatorio di Salerno;
Carlo Balzaretti, direttore del Conservatorio di Como;
Marco Brandizzi, direttore ABA dell’Aquila;
Stefano Canazza, direttore del Conservatorio di Castelfranco Veneto;
Lorenzo Capaldo, Avvocato dello Stato e Presidente del Conservatorio di Trieste;
Nicoletta Fusco, dirigente presso l’Ufficio di Gabinetto;
Andrea Giordano, Avvocato dello Stato;
Roberto Giuliani, direttore del Conservatorio di Roma;
Renato Meucci, direttore del Conservatoire della Valle d’Aosta;
Daniela Nardo, procuratore dello Stato;
Federico Giuseppe Russo, Procuratore dello Stato;
Maurizio Salerno, docente presso il Conservatorio di Brescia.
La commissione potrà avvalersi della consulenza di soggetti esterni, ha durata biennale, e la partecipazione ai lavori non dà luogo a gettoni, compensi o altri emolumenti; le spese di trasferta sono a carico delle amministrazioni di competenza.
Qui lo Schema di DDL delega, in una forma preliminare diramata dal DAGL il 3 dicembre scorso
Qui il DM 760 del 21.11.2018
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