Pacco di Natale
Un dilemma agita in queste ore il mondo politico e le opinioni pubbliche di mezzo mondo: ma il benedetto Reclugolamento 2019 (quello brutto, senza AAN-ASAN-AASN, e che, tavoli o no, non si sa chi l’abbia scritto, ma che è comunque finito imprevedibilmente in Gazzetta Ufficiale, e che tutti temono ora possa riemergere dai tombini e dall’oblio in cui ciclicamente lo si ricaccia), è stato differito nei suoi infausti effetti al 2023/2024 o al 2024/2025, come altrove, sulla scorta di una bozza del Decreto Milleproroghe, avevamo azzardatamente supposto?
Nel primo caso il Decreto approvato ieri l’altro in Consiglio dei Ministri esprimerebbe una certa fiducia in una rapidissima modifica del più recente pastrocchio (e preventivo incastonamento dell’AAN-AASN-ASAN in una norma “primaria”, come richiesto dal Consiglio di Stato); nel secondo, sarebbe il segno della ragionevole necessità di prendersi più tempo.
La bozza, invero piuttosto sgrammaticata, sul punto riferiva:
All’articolo 3-quater, del decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) sseguenti [sic!]: «a decorrere dall’anno accademico 2024/2025» e le parole «entro il 31 dicembre 2022» sono sostituite dalle seguenti: «entro il 31 dicembre 2023»;
b) al comma 2, le parole «a decorrere dall’anno accademico 2023/2024» sono sostituite dalle seguenti: «a decorrere dall’anno accademico 2024/2025».
E noi interpretammo quella misteriosa lettera a), con quella prima frase mozza, come riferita appunto al comma 1 dell’art. 3quater, laddove si parla di entrata in vigore del Reclugolamento. Anche perché il differimento degli effetti al 2023/2024 era già stato sancito un anno fa, con il Decreto Legge 30 dicembre 2021, n. 228!
Il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, però, proprio così riassume:
Si proroga all’anno accademico 2023-2024 la validità delle graduatorie nazionali utili per il conferimento di incarichi di docenza a tempo indeterminato e determinato nel comparto AFAM e si rinvia all’anno accademico 2023/2024 l’entrata in vigore del regolamento per il reclutamento del personale docente e amministrativo del comparto.
Chi avrà ragione? Una bozza lacunosa e pasticciata, o un comunicato che annuncia come novissima un’operazione di un anno prima?