Il 1°marzo si è tenuto presso la VII Commissione del Senato della Repubblica il seguito di un’audizione del Ministro Giannini «sull’implementazione delle misure de “La buona scuola”, sull’assunzione dei docenti e sulle classi di concorso», in cui si è parlato anche di Afam.

Alla domanda della senatrice Ferrara a proposito dei tempi di adozione del decreto che renderà ordinamentali i Bienni, il Ministro ha risposto rilevando «che nell’ambito delle deleghe previste dalla legge n. 107 del 2015 sarà ripensata l’attività del settore, specialmente con riferimento ai conservatori».

Piuttosto singolare davvero che una legge (la 107/2015) che ha nei fatti previsto una surroga dei poteri del Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale nelle mani del Ministro, ma solo “nelle more”, venga considerata su quel punto preciso una “legge delega” e non una “legge scippo”.

Altrettanto singolare che a sette mesi da quella surroga e nonostante le proteste di queste settimane il Ministro scelga di prodursi in nuove tautologie. Scriveva Wittgenstein nel Tractatus (5-43) che «tutte le proposizioni della logica dicono lo stesso. Ossia nulla». Anche quelle della politica, pare.

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