Redazione
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
Il 5 aprile u.s. il sen. Claudio Martini, relatore in Senato del DDL 1616 (Norme per la statalizzazione degli ex Istituti musicali pareggiati), DDL che il Ministro ha indicato come possibile strumento per la ri […]
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
Sembrerebbe che sia tutto ormai deciso, che il disegno di “riordino” esposto dal Ministro in Senato in quel modo così confuso e impreciso stia finalmente (?) prendendo corpo. Si parla sempre più in […]
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
Dal sito del Senato apprendiamo che «mercoledì 4 maggio alle ore 14, l’Ufficio di Presidenza della Commissione Istruzione, nell’ambito dell’esame del ddl n. 322 e connessi sulla statizzazione degli ex istituti mus […]
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
Lo scorso 20 aprile la VII Commissione del Senato ha espresso il suo parere, favorevole con osservazioni, sul Documento di Economia e Finanza 2016. Su sollecitazione del sen.Martini, che ha ricordato come «per i […]
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
Un accordo di Cooperazione Interuniversitaria è stato stipulato fra il Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento ed il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, finalizzato al rilascio di un dopp […]
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
Il 7 aprile u.s. la consigliera regionale Irene Galletti (Movimento 5 Stelle) ha presentato l’interrogazione I.O. 269 in cui si chiede il sostegno della Regione ai quattro ISSM presenti in Toscana.
Qui di […]
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
Apprendiamo da alcuni siti web che Giovanni Cannata, presidente del Conservatorio di Campobasso, è stato eletto due giorni fa alla presidenza della Conferenza dei Presidenti dei Conservatori di Musica. Cannata è […]
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Commento molto puntuale, tempestivo ed appropriato del sindacalista!
Mi piacerebbe sapere in che modo, secondo lui, il neo Presidente intende tutelare il Conservatorio di appartenenza!-
Sarebbe interessante seguire le attività della Conferenza dei Presidenti anche se non sapremmo dove trovarne traccia.
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Perfetto, disuniti alla meta: ognuno salvi se stesso, ognuno tuteli la sua appartenenza. A che cosa mai può servire un Presidente della Conferenza dei Presidenti, se non a tutelare il Conservatorio di Campobasso?
Sudditi, questo siamo: solo sudditi
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
Solo un mese fa annunciavamo la nascita di questo spazio ed oggi siamo già in 500!
Non avremmo mai immaginato di riuscire ad essere così tanti in così poco tempo.
Grazie. -
Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
Come sappiamo, siamo alla vigilia di profonde trasformazioni e da ogni parte giungono inviti a fare qualcosa, ad agire per tentare di far sentire la nostra voce di docenti.
Quali sono però le idee che la […]
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
6 domande da presentare al Ministro!
Lo scorso 30 marzo si è tenuta alla VII Commissione del Senato un’audizione del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Stefania Giannini, sulla situa […] -
Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
Francesco Colaiacovo è il nuovo presidente del Conservatorio di Musica “G. Frescobaldi” di Ferrara.
Colaiacovo è laureato in giurisprudenza e il suo impegno sociale ha inizialmente riguardato attività di educat […]
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
Terza serie di estratti audio dell’intervento del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Stefania Giannini, sulla situazione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) e sulle […]
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 7 mesi fa
Seconda serie di estratti audio dell’intervento del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Stefania Giannini, sulla situazione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) e […]
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Redazione ha commentato l'articolo Il mondo Afam come volontà e rappresentanza. Lettera aperta alle Organizzazioni Sindacali. 8 anni, 8 mesi fa
Ripubblichiamo il commento della collega Daniela Iotti, che abbiamo dovuto cancellare perché segnalato come spam.
“lettera contorta, sottoscrivo il iudiozio di quasi tutti i commentatori: linguaggio generico e banalmente ironico; le domande non sono chiare e non taoccano i veri problemi;se questo è ciò che esprime l’assemblea dei docenti di cons…[Leggi tutto] -
Redazione ha cambiato la foto del profilo 8 anni, 8 mesi fa
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Redazione ha commentato l'articolo Il mondo Afam come volontà e rappresentanza. Lettera aperta alle Organizzazioni Sindacali. 8 anni, 8 mesi fa
Gentili Colleghi,
grazie per i numerosi commenti. Ci spiace che questa lettera sia risultata a molti di voi contorta e fumosa: non era questa la nostra intenzione. Come avrete certamente capito questo sito è uno spazio aperto. L’idea è quella di facilitare il confronto e la partecipazione e per questa ragione lo abbiamo realizzato con delle s…[Leggi tutto] -
Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 8 mesi fa
La situazione in cui versa (ciò che sarebbe dovuto diventare) il sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale pone a tutti noi svariate difficoltà persino nel formulare domande; l’oggetto appare sfugg […]
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Mi spiace dirlo ma è una lettera contorta, ridondante, inutilmente complicata da termini pseudo filosofici usati un po’ a casaccio. Per non parlare delle sgrammaticature e delle ripetizioni. Se è così che intendiamo farci valere e dimostrare che siamo degni di un livello universitario, poveri noi. Ovviamente non la sottoscrivo, anche perché le sei domande ai sindacati sono, secondo me, largamente insufficienti e non centrano affatto i problema.
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Anche a me il testo sembra un po’ contorto, tanto più se consideriamo che il 98 % dei docenti di conservatorio non sa cosa sia una monade. Ma in questa fase, e a 5 giorni dalla data del 4 aprile, non possiamo costruire una lettera dal basso, mediata e concordata, né rammaricarci perché non è stata fatta prima. E’ importante invece fare percepire il nostro disagio, se non la nostra rabbia; non possiamo permetterci il lusso di essere divisi. Non approvo pienamente il testo, ma totalmente ne condivido i timori, pertanto firmo e invito i colleghi a firmare.
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Concordo con i colleghi: sul fatto che si debba fare fronte comune; sul fatto che la mancanza di una visione complessiva del problema abbia negli anni generato un mostro tenuto in vita dalla buona volontà e dalla professionalità dei docenti; sull’opposizione netta ad un decreto che svilisca ancora di più i docenti che, come intellettuali portatori di saperi di altissimo livello, sono da troppo tempo ridotti ad un pendolarismo vergognoso, ma è estremamente imbarazzante dover sottoscrivere una lettera astrusa nel lessico e nei contenuti, di difficile ed ambigua interpretazione come unica forma di opposizione all’imminente sfacelo! Ho firmato perchè credo sia comunque importante far sapere che il disagio e l’amarezza sono palpabili.
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Ho l’impressione che chi ha scritto la lettera non abbia a cuore la sorte degli studenti e dell’insegnamento musicale in Italia. Niente firma.
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Le reazioni dei colleghi alla lettera in oggetto sono senza dubbio legittime se non sacrosante. E sarà proprio per queste legittime se non sacrosante reazioni che fra poco ce la metteranno bellamente in quel posto.
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Gentili Colleghi,
grazie per i numerosi commenti. Ci spiace che questa lettera sia risultata a molti di voi contorta e fumosa: non era questa la nostra intenzione. Come avrete certamente capito questo sito è uno spazio aperto. L’idea è quella di facilitare il confronto e la partecipazione e per questa ragione lo abbiamo realizzato con delle sezioni tematiche dove ogni docente registrato può intervenire e dar vita a gruppi di discussione. Saremmo dunque felici se da qui potesse prendere avvio un lavoro condiviso su questi e altri temi. Vi aspettiamo! -
Ripubblichiamo il commento della collega Daniela Iotti, che abbiamo dovuto cancellare perché segnalato come spam.
“lettera contorta, sottoscrivo il iudiozio di quasi tutti i commentatori: linguaggio generico e banalmente ironico; le domande non sono chiare e non taoccano i veri problemi;se questo è ciò che esprime l’assemblea dei docenti di conservatorio, se questo è il livello della capacità critica e propositiva, allora meglio stare zitti e sperare che questo gruppo non vada avanti. Non solo non sottoscrivo, ma invito ad un’azione comune che diffidi questa associazione e ne prenda le distanze.” -
Ma come potremmo mai esser presi sul serio se comunicassimo in questo modo da azzeccagarbugli?
Il linguaggio che denota un livello universitario non è certo questo, ma un modo chiaro, analitico, puntuale di porre i temi, e un modo evidente e documentato di porre le domande.
Detto questo, il famoso livello universtitario è sempre stato molto frainteso, la nostra tradizione precedente aveva tanto di buono ma anche tanto di marcio, e perdura l’abitudine di sentire gli allievi come proprietà per il proprio lustro personale e non proprio per il loro bene.
Vero: si parla delle istituzioni o della classe docente operante al momento? il dubbio è reale, ma anche perchè nella nostra classe docente si continua troppo spesso a concepirsi come maestri individuali con allievi proprietà personale, e non come cattedre che, ciascuna nel suo specifico, portano ad una preparazione adeguata per lo studente che infine sarà laureato presso il conservatorio di…, e non solo allievo di pianoforte di…
Questa rivoluzione culturale l’abbiamo mancata, in questi 17 anni, perchè NOI non siamo stati capaci di guardare oltre il naturale nostro narcisismo con intelligenza, e abbiamo continuato a dividerci tra materie principali (strumento) e complementari (il resto del mondo, che evidentemente non solo reputiamo inutile, ma anche fastidioso e dannoso). Poco importa che studenti che abbiano messo il naso fuori ci dicano che la nostra didattica è antica, e che all’estero si leggono tanti libri, si fa tanta analisi, si allarga molto la preparazione puramente tecnica, e che anche la tecnica strumentale viene affrontata su basi non solo empiriche ma scientifiche e documentate. Allora vogliamo continuare a fare i narcisi azzeccagarbugli? Io assolutamente no! Abbiamo avuto 17 anni (!) per cambiare mentalità, e solo in rarissimi e limitatissimi casi questo è avvenuto. Possiamo accelerare adesso, ma bisogna parlarsi chiaro. -
Gentili colleghi, mi sento in dovere di intervenire perché la lettera l’ho scritta io e me ne assumo dunque la piena responsabilità. Le osservazioni e gli apprezzamenti, che ho letto con molta attenzione e sincero interesse, e che mi hanno fatto naturalmente riflettere, me li prendo quindi tutti io.
A @tarcisiobalbo mi sento di dire che sono d’accordo con lui sul fatto che le facoltà musicologiche guardino con evidente interesse al bacino rappresentato dagli studenti Afam, ma non vedo contraddizione con quanto espresso dalla domanda n.5; io continuo ad avere l’impressione che esista comunque un complesso di superiorità ben radicato nel mondo universitario, che riguarda non solo la musica in quanto attività anche pratica, ma proprio in quanto musica. In quanto ambito culturale o area tematica estranea alla cultura condivisa di questo Paese (anche a quella universitaria). Credo che oggi in Italia tentare di scardinare queste convinzioni radicate, che per me sono alla base delle ragioni reali per cui in tutti questi anni non si è fatto nulla per l’Afam, richieda un grande sforzo e un grande impegno, anche da parte delle organizzazioni sindacali. Tutto qui.
Circa le reazioni che la lettera ha suscitato (non parlo dei giudizi stilistici, di cui, ripeto, prendo atto; del resto, si fa quel che si può) devo dire che un po’ mi stupiscono. Non si tratta né di un “manifesto”, né di un appello, né di un elenco di richieste, ma, appunto, solo di una lettera con alcune domande, scritta nell’imminenza di una situazione specifica: l’incontro del 4. Come sapete, in tutti questi mesi si sono prodotte petizioni, appelli, interrogazioni, mozioni che chiedevano un’equiparazione del nostro status a quello dei docenti universitari. Non mi pare abbiano prodotto un granché, perché il governo sembra non aver nessuna intenzione di decontrattualizzarci (si veda l’ultima audizione del Ministro Madia in VII Commissione). Ora, di fronte al quasi sicuro assorbimento del Comparto Afam nel nuovo Comparto della Conoscenza, e poiché all’Aran ci andranno i sindacati, la lettera pone delle domande piuttosto concrete e, a mio avviso, non troppo fumose:
1. Rapporto corsi superiori/corsi preaccademici: è positivo o negativo?
2. È sufficiente quel rapporto (magari con soluzioni come quella della “propedeutica” al Triennio) per una prossima decontrattualizzazione?
3.Andasse come pare, quali “specificità” si potranno mantenere (orario, monteore annuo…)?
4.Non è che togliendoci un po’alla volta Direzione Generale, Cnam, Comparto, hanno in realtà voluto avviare un processo che condurrà a un’Afam di serie A e una di serie B (preoccupazione confermata dalle parole del Ministro di ieri)?
5. Vedi quanto già scritto sopra in risposta a Tarcisio Balbo.
6. Si può chiarire una volta per tutte che ricadute avrà un possibile “scorporo” (per usare le parole del Ministro) del preaccademico/Triennio dai Bienni sugli aspetti anche contrattuali di tutti noi?
Non so, se ad alcuni paiono questioni da poco… Se poi pensate che ci siano altre domande importanti su questo tema, non di carattere generale ma legate all’incontro del 4 aprile in cui si parlerà esclusivamente di comparti, ditelo. Lo scopo di questo sito è proprio questo.
Buon lavoro a tutti.
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 8 mesi fa
Gli ultimi dati Eurostat sulla spesa pubblica divisa per funzione certificano una volta di più lo scarso interesse del governo e in generale della politica italiana nei confronti della cultura, alla quale nel […]
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 8 mesi fa
Nei prossimi giorni si entrerà nella fase cruciale della trattativa tra l’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e le Associazioni sindacali per la riduzione degli attuali […]
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 8 mesi fa
Il collegio dei docenti del Conservatorio Santa Cecilia di Roma approva all’unanimità una mozione sul precariato, sollecitando il governo a stabilizzare i numerosi precari che operano da diversi anni nei […]
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Quali saranno i criteri di selezione nella scelta dei docenti da destinare all’Alta Formazione o ai Corsi di base? Chi opererà tale scelta? Con quali modalità?
Per i miei titoli di studio e le esperienze didattiche svolte in tutti questi anni in varie discipline del triennio e biennio accademici non avrei alcuna intenzione di rischiare un “declassamento” della mia docenza al solo preaccademico qualora venissero ridotti tali organici… di cosa si terrà conto per stabilire chi tra i docenti attualmente in servizio a tempo indeterminato finirà ai soli corsi preaccademici o accademici??
leggendo i primi commenti mi pare che la domanda sia la prima a venire in mente a tutti noi. Chi, come e perché qualcuno sarà “promosso”? E forse anche: e chi non lo sarà, sarà retrocesso o manterrà la posizione?