Se il Miur rispetterà le scadenze che esso stesso si è dato, sarà attiva da domani e fino al 15 giugno prossimo la piattaforma per l’inserimento dei dati relativi alle istanze di accreditamento dei Bienni ordinamentali per l’a.a. 2018/2019.

Sarà possibile effettuare il download delle istruzioni, e la piattaforma, precisa la nota del 19 aprile scorso, non consentirà l’invio delle richieste qualora i dati non siano coerenti con quanto stabilito nel D.M. 14/2018.

Sarà quindi presumibilmente la piattaforma stessa, con i suoi menu a tendina, a chiarire alcuni dubbi che ci sono stati segnalati da diversi colleghi impegnati nella stesura dei nuovi piani di studi. Ad esempio:

  • sarà possibile davvero (ammesso che abbia senso), per l’aggiunta dei previsti ulteriori 12 crediti alle attività di base e/o caratterizzanti, attingere a qualsiasi settore artistico-disciplinare (anche non di base/caratterizzante relativamente alla specifica Scuola in base al DM 124/2009 e successive integrazioni)?
  • sarà possibile la “declinazione” di alcuni campi disciplinari, come Prassi esecutive e repertori o Letteratura dello strumento (ad esempio come Prassi esecutiva del repertorio x)? Così non fosse, si arriverebbe alla ripetizione testuale dello stesso identico campo disciplinare in più settori del piano di studi;
  • sarà possibile (ammesso ancora una volta che abbia senso) inserire nuovamente tra le materie ulteriori – integrative – affini campi disciplinari di settori di base e/o caratterizzanti, tenuto conto delle definizioni di queste categorie di attività, che risalgono addirittura al Decreto 22 ottobre 2004, n.270  relativo all’Università, e poi al “nostro” DPR 212/2005?1
  • sarà obbligatorio inserire, dettagliandone ore e crediti, le modalità di acquisizione di competenze linguistiche?
  • sarà possibile che la singola istituzione, spesso più per ragioni di economia che per reale scelta didattica, decida in autonomia, ad esempio, di catalogare come “di gruppo” materie che si esplicano invece evidentemente e inevitabilmente e indiscutibilmente attraverso lezioni individuali?

Speriamo tutti che la nuova piattaforma chiarisca questi e altri dubbi.

Buon Primo Maggio a tutti.

 

1 Così recita il DPR 212, all’art.9 (ribadendo quanto indicato all’art. 10 del D. 270/2004):

b) attività formative ulteriori, volte ad acquisire conoscenze linguistiche, nonchè abilità informatiche e telematiche, relazionali o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro, nonchè attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso, tra cui, in particolare, i tirocini formativi e di orientamento;
c) attività formative in uno o più ambiti disciplinari affini o integrativi a quelli di base e caratterizzanti, anche con riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare

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