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Ai giusti rilievi del sito – sul preaccademico è necessaria chiarezza, se vogliamo parlare di “Seria Formazione” – aggiungo il seguente:
negli intendimenti della Conferenza dei Direttori “i corsi accademici specifici della missione del Conservatorio riformato (DPR 212/2005: diplomi accademici di I e II livello, specializzazione, perfezionamento, formazione alla ricerca)” saranno presenti in tutti i luoghi fisici?
Così com’è, se non si lasciano – oltre ai corsi preaccademici – almeno i diplomi accademici di I e II livello in TUTTI i Conservatori, a mio parere la proposta dei Direttori conduce a un disastro. Stabilizzare preaccademico, Triennio e Biennio dovrebbe essere l’obiettivo primario di una “Seria Formazione”, ma sembra che vengano sempre elusi i veri problemi e si continui sulla via delle riforme pasticciate. (Mentre la “vita vera” di chi insegna con coscienza assumendo anche il punto di vista dell’utenza continua a rilevare il nodo centrale di un Triennio ancora insoddisfacente, dove per un verso si dovrebbe arrivare con adeguati e omogenei prerequisiti, per altro verso si dovrebbero riorganizzare gli studi – a cominciare dagli eccessi di frequenza e dal carico di materie teoriche -).
Considerazione ulteriore: prosegue la tendenza della Conferenza dei Direttori ad investirsi di poteri opposti allo spirito di rappresentanza, dando corso a iniziative ed esternazioni avventate, nelle quali i docenti non si riconoscono.
Santi Calabrò