Arriva il reclutamento, sarà locale
Nella serata del 29 novembre il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti, ha approvato in via preliminare il testo di un Regolamento per la programmazione e il reclutamento del personale, che verrà emanato, a seguito dei pareri previsti, come Decreto del Presidente della Repubblica. Dunque, non solo reclutamento, ma anche «le procedure, i tempi e le modalità per la programmazione, il riequilibrio e lo sviluppo dell’offerta didattica nel settore», come richiedeva la 508? Si occuperà, ad esempio, il futuro DPR, di regolamentare la presenza dei privati che si attrezzano per imitare il pubblico (magari attraverso spericolate “convenzioni” o presunti bachelor certificati da istituzioni estere), e del pubblico che scimmiotta il privato (magari attraverso “Corsi di Alto Perfezionamento” attivati ambiguamente all’interno di Istituzioni Afam)? Si occuperà il futuro DPR di definire, ad esempio, che cosa sia Alta Formazione Musicale? Quali soggetti siano autorizzati a utilizzare questo ormai vieto sintagma?
Il Regolamento, così il Ministro, «consentirà finalmente alle singole istituzioni AFAM di predisporre piani triennali del fabbisogno di personale docente e tecnico-amministrativo, di procedere in autonomia al reclutamento sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, migliorando l’offerta formativa e i servizi offerti agli studenti. Credo che questa sia una giornata davvero importante».
Inoltre, recita il comunicato stampa del Miur, «consentirà alle istituzioni AFAM di utilizzare il 100% del turn over per le assunzioni, di avere alcuni margini di flessibilità nell’adeguamento delle dotazioni organiche e di passare gradualmente da un reclutamento incentrato sulle graduatorie nazionali a uno programmato su graduatorie locali […] Il Regolamento offre anche una soluzione per i passaggi alla prima fascia dei docenti che oggi sono collocati nella seconda fascia».
Il Regolamento, così come gli altri previsti dalla Legge 508/99, richiederà per la sua approvazione i pareri del Consiglio di Stato, delle Commissioni Parlamentari e quello del Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale (che ad oggi non esiste).
Restiamo naturalmente in attesa di conoscere nei dettagli il testo del provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri; ricordiamo che a partire dalla emanazione della Legge 508, altre due volte il Ministero aveva provato a proporre una bozza di decreto.
La prima volta fu nell’autunno del 2007, quando l’allora Ministro Mussi propose al CNAM uno Schema di regolamento recante le procedure, i tempi e le modalità per la programmazione, il riequilibrio e lo sviluppo del sistema dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonché per il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico.
L’articolato parere del CNAM fu negativo, soprattutto sul tema delle Istituzioni non statali e della precarizzazione del rapporto di lavoro (ricordate i contratti quinquennali?), e lo Schema fu ritirato.
Dieci anni dopo il Miur della Ministra Fedeli propose invece ai sindacati (il CNAM non esisteva più) una sua bozza, poi misteriosamente accantonata, che, stanti le recenti dichiarazioni del Ministro Bussetti, potrebbe forse somigliare per diversi aspetti (come quello del passaggio da procedure nazionali a reclutamento locale) a quella annunciata l’altro giorno.
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