Maggio mese dell’Afam
Intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Conservatorio «G.Rossini» di Pesaro, la Ministra Fedeli ha proposto un suo intervento dal titolo Prospettive dell’istruzione musicale in Italia.
Questo è quanto riportato dal quotidiano «Il Resto del Carlino»:
«Nella buona scuola abbiamo previsto una delega, trasformata in decreto attuativo, ora al vaglio delle commissioni parlamentari che mette al centro l’azione verso la cultura umanistica: puntiamo alla riorganizzazione territoriale dell’insegnamento musicale, con l’integrazione tra conservatori e scuole primarie-secondarie. La sistematizzazione della situazione dell’alta formazione musicale è un impegno vero. […] La legge di riforma del 1999 prevedeva l’allineamento degli istituti di alta formazione ai parametri dell’autonomia universitaria con equiparazione formale e sostanziale dei titoli di studio: purtroppo nei fatti così non è stato. La riforma è incompiuta, dobbiamo accelerare per renderla effettiva. Serve una revisione del sistema complessivo Afam, oltre a una rivisitazione della governance degli istituti: ci stiamo già muovendo in questo senso. Ricordo il disegno di legge del senatore Claudio Martini, che include la riorganizzazione territoriale ma anche la soluzione della questione degli istituti pareggiati. Oltre alla statizzazione delle cinque accademie storiche, con accordi specifici di programma. Anche il nuovo decreto per il reclutamento è in via di completamento: sarà presentato alle organizzazione sindacali a breve. Stiamo lavorando intensamente: noi chiuderemo, per quello che compete direttamente il ministero, entro fine maggio, inizio di giugno tutto quello che dipende dal Parlamento. Sono in fase di conclusione le procedure consuntive per l’emanazione del decreto ministeriale per la ‘messa ad ordinamento’ dei corsi accademici di secondo livello. Già dal 2015 sono state recuperate per l’Afam risorse aggiuntive. Si è passati da 5 a 12 milioni di euro: stanziamenti confermati anche per il futuro. Per la programmazione di attività a lungo termine, la ripartizione è stata effettuata sulla base delle emergenze e delle qualità del servizio, Inoltre fondi specifici per 5 milioni nel 2015 e 10 milioni nel 2016 sono stati riconosciuti per gli istituti musicali ex pareggiati. Confidiamo nell’approvazione del ddl Martini per stanziare progressivamente, nell’arco di 3-4 anni, tutti i fondi necessari alla statizzazione delle istituzioni interessate. L’obiettivo è l’armonizzazione del sistema pubblico dell’alta formazione musicale».
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