Il recente accordo quadro per il rinnovo del contratto degli statali, siglato il 30 novembre u.s., quello degli 85 euro medi mensili, potrebbe essere ora messo in crisi dall’attuale situazione politica.

Secondo quanto riferisce il quotidiano «Repubblica», che si occupa delle leggi che oggi rischierebbero di saltare, infatti «il testo unico sul pubblico impiego non è stato ancora scritto. Sulla carta c’è tempo fino a febbraio per l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri, ma questo traguardo sembra ormai una “mission impossible”. Il provvedimento, lo ricordiamo, punta a eliminare i due pilastri dei dipendenti statali, ossia posto fisso e scatti di anzianità. E, soprattutto, contiene tutta la parte normativa che consente materialmente il rinnovo del contratto degli statali, secondo l’accordo-quadro firmato dai sindacati il 30 novembre».

Dunque il rinnovo effettivo del contratto degli statali, se con una mano porterebbe (avrebbe portato) gli 85 euro medi mensili, con l’altra toglierebbe (avrebbe tolto) una volta per tutte quegli scatti di anzianità a lungo congelati. Oltre al vituperato “posto fisso”.

https://www.docenticonservatorio.org/wp-content/uploads/2016/12/carte.jpghttps://www.docenticonservatorio.org/wp-content/uploads/2016/12/carte-150x150.jpgRedazioneCronacaIl recente accordo quadro per il rinnovo del contratto degli statali, siglato il 30 novembre u.s., quello degli 85 euro medi mensili, potrebbe essere ora messo in crisi dall'attuale situazione politica. Secondo quanto riferisce il quotidiano «Repubblica», che si occupa delle leggi che oggi rischierebbero di saltare, infatti «il testo...