Tredici minuti sull’Afam
e tante “risposte” scritte
Ieri 21 giugno si è tenuto presso la VII Commissione del Senato il seguito dell’audizione del Ministro Giannini su Ricerca e Afam. Il Ministro ha dato conto degli oltre 60 quesiti «puntuali e puntiformi» ricevuti dai membri della Commissione il 7 aprile scorso, cui ha dato risposta scritta in un documento che è stato acquisito agli atti e che linkiamo dal sito Unams.
L’intervento ha preso le mosse dai temi del reclutamento e della governance. Sul reclutamento sarebbe già pronta una bozza che prevede un conferimento di responsabilità e di autonomia programmatica alle diverse sedi. Non ci sarà dunque un’ ASN, o una procedura nazionale che, a detta della Commissione composta da esperti Afam e rappresentanti di vari enti, complicherebbe le cose. Dunque la formazione delle Commissioni, le procedure concorsuali, e l’indicazione del fabbisogno saranno devolute alle sedi sotto il controllo e la vigilanza del Ministero che stabilirà i requisiti generali sulle procedure e i titoli ammissibili. Il Ministro non ha detto nulla a proposito del tema del precariato.
Riguardo alla governance ha poi confessato che siamo in una fase non conclusiva, poiché il tema «va affrontato in un orizzonte più ampio». Ha ricordato la complessità del governo delle Istituzioni, parlando di una “terna” conflittuale composta da Presidente, Direttore Amministrativo e Direttore Generale. Due gli scenari possibili: il modello universitario, con un Presidente che non sia mera figura “di rappresentanza”, oppure un modello con un Presidente dai poteri limitati ma con un chiarimento nei rapporti tra Direttore Amministrativo e Direttore Generale.
Ancor più urgente è per il Ministro il tema della razionalizzazione del sistema, che comprende la programmazione dell’offerta formativa su base territoriale e le statizzazioni di Accademie storiche e Istituti ex-Pareggiati. Per due delle Accademie (Genova e Perugia) ci sono già in Legge di stabilità 4 milioni, mentre per gli ex-Pareggiati ne servono 38; ci sarebbe tutta la disponibilità da parte del Governo, ma il Ministro ritiene più funzionale inserire la misura in una legge delega (una “rivisitazione della norma primaria”) che complessivamente parli anche di governance e di tutte le altre misure che verranno anticipate dai regolamenti di cui sopra. Regolamenti entro il 31 luglio e legge delega entro l’autunno.
Riguardo alle deleghe della Legge 107 sulla formazione musicale, quelle che riguardano la musica nel sistema scolastico, esse dovranno riguardare anche la parte pre-accademica dei Conservatori, ma senza andare oltre; altrimenti si arriverebbe a un eccesso di delega, come il Ministro confessa di aver pensato e sperato.
Segue un rapporto sull’offerta formativa: la situazione bloccata per l’assenza del CNAM, così il Ministro, è stata “superata” dalla 107: la Commissione tecnica di “esperti Afam” ha provveduto a accreditare 5 Istituzioni private e a approvare 774 modifiche ai corsi triennali delle 885 richieste. Altre 78 modifiche necessitano di un prolungamento di istruttoria.
Bienni: «Per i corsi biennali sperimentali di II livello si sta lavorando con un termine per la conclusione e la redazione delle tabelle che sarà di 12 mesi a partire da… ecco, non mi danno la data di partenza, ma presumo entro questo anno solare. Anche su questo sta procedendo questa commissione, però i numeri non sono ancora disponibili perché è una valutazione in corso. Quindi non ho nemmeno i numeri perché è ancora aperta la possibilità di presentazione di istanze dei corsi biennali».
Cosa vuol dire che è ancora aperta la possibilità di presentazione di istanze dei corsi biennali?
O non sa di cosa parla o, come al solito, ci sono spazi che non tutti conoscono. Finora ci è stato detto chiaramente che NON ERA POSSIBILE PRESENTARE DOMANDA PER L’ATTIVAZIONE DI NUOVI BIENNI: questa frase del ministro significa il contrario?